Tartarughe vittime della plastica in mare

Tartarughe vittime della plastica in mare

Il tema dell’inquinamento e della plastica in mare è sempre attuale. Secondo uno studio della University of Queensland pubblicato su Global Change Biology, circa il 52% delle tartarughe ha ingerito rifiuti. Ogni anno vengono scaricate in mare da 4 a 12 milioni di tonnellate di materiale plastico. Si tratta di fogli e borse di plastica scambiati per meduse.

Tartarughe marine che ingeriscono plastica: i danni

Basta un solo sacchetto di plastica per portare una tartaruga a morte certa. La plastica quando viene ingerita resta incastrata nell’intestino dell’animale, compromettendo seriamente la salute di tutti gli organi interni. Spesso, l’intestino viene perforato oppure le sostanze tossiche presenti nel sacchetto provocano morte per avvelenamento. Gli altri danni che la plastica ingerita può provocare sono l’ostruzione, la sensazione di sazietà che porta la tartaruga a non mangiare e di conseguenza a morire per denutrizione. La specie di tartaruga più esposta ai rischi della plastica in mare è la tartaruga bastarda olivacea, presente nei mari tropicali. Questi tipo di animale si nutre in mare aperto, in genere di meduse, ecco perché è più esposta al rischio di ingerire plastica.

Perché le tartarughe marine sono tanto importanti? Che ruolo svolgono?

  • Arricchiscono di nutrienti le spiagge grazie alle uova;
  • Con il dorso forniscono nutrimento a pesci più piccoli;
  • Pascolano nelle alghe controllandone l’eccessiva crescita;
  • Sono anche prede e fonte di nutrimento per specie di pesci più grandi

Quanta plastica viene abbandonata in mare?

L’Italia versa nella natura circa 0,5 tonnellate di plastica. Il nostro paese, infatti, è un grande produttore di manufatti in plastica, oltre agli imballaggi, sacchetti ecc. (sempre in plastica). Non bisogna dimenticare che anche le persone e i turisti in particolare abbandonano rifiuti in plastica sulle spiagge. Quei rifiuti finiranno in mare. Per aver un’idea del disastro a cui andiamo incontro e che è in larga parte già presente, basti pensare che ogni minuto arrivano in mare circa 33 mila bottigliette di plastica.

Come prenderci cura del pianeta e ridurre la plastica?

I rimedi sono a portata di mano, infatti, la strategia giusta, che molte persone e alcune aziende stanno adottando è quella di ridurre o eliminare il consumo di prodotti in plastica.

  • Ridurre gli imballaggi in plastica;
  • Utilizzare buste per la spesa riutilizzabili (no a sacchetti usa e getta);
  • Acquistare acqua in bottiglie di vetro;
  • Evitare prodotti usa e getta (bicchieri, posate e piatti in plastica);
  • Contenitori ermetici riutilizzabili (borracce) al posto di bottigliette in plastica;
  • Fare la raccolta differenziata;
  • Utilizzare detergenti alla spina;
  • Scegliere imballaggi compostabili: Bioplastica;

Tartarughe che mangiano plastica: Risposte a domande frequenti

Per una tartaruga che si salva purtroppo ci sono oltre 500 esemplari che muoiono ogni anno a causa dell'uomo. La presenza delle tartarughe mantiene la biodiversità di specie dell'ecosistema che favorisce la resistenza dell'intero ecosistema marino. Le tartarughe marine infatti fanno parte di due ecosistemi, le spiagge e gli oceani. La loro estinzione provocherebbe un grave indebolimento dell’ecosistema marino e di quello delle spiagge.

Il WWF ha rilevato che in un anno, circa 570 mila tonnellate di plastica vengono rilasciate nelle acque la morte di quasi 40.000 tartarughe marine che rimangono impigliate in qualche rifiuto o che vengono avvelenate dall'ingerimento di plastiche. Per salvare le tartarughe marine i governi devono individuare i siti di nidificazione a livello globale e inserirli in una rete di aree costiere marine protette.

In questo ambiente va impedita ogni attività umana, dalla presenza di stabilimenti balneari, al semplice passaggio e di conseguenza l’abbandono di rifiuti in plastica. Sul pianeta esistono circa dai 33mila ai 100mila esemplari di tartarughe, in base a una statistica 2019.

Cosa fa Naturalmind per ridurre gli imballaggi in plastica?

Naturalmind segue da anni una politica di riciclo e riutilizzo per ridurre al minimo l’impatto di plastiche e rifiuti sull’ambiente. In questa ottica, per il trasporto e l’imballaggio, l’azienda utilizza cartoni 100% riciclati, grazie a numerosi accordi con negozi alimentari, che donano imballaggi in cartone usati. Il miglior modo per non creare rifiuti è quello di non generarli - Questa è la politica di Naturalmind a difesa dell’ambiente e dell’ecosistema. Tutti i prodotti ordinati dai clienti, saranno, infatti, spediti utilizzando solo imballaggi riciclati al 100%, ed è per questo che acquistare dal nostro portale e-commerce ha un doppio valore. I nostri clienti, infatti, amano prendersi cura del proprio benessere acquistando prodotti Bio e allo stesso tempo hanno la certezza di sostenere scelte ambientali mirate a salvare il pianeta.

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